La Monica mi ha ricordato che il 14 era il mio "mesiversario" ha ha :-)
Il mesiversario è cominciato con una telefonata dalla Symbian... :'-( Niente da fare. Mi hanno detto che il colloquio è andato bene, ma i punteggi dei test erano troppo bassi. Insomma più o meno quello che pensavo... Non che ci contassi però sarebbe stato bello.
Dopo un mese, non voglio tirare delle somme perché sarebbe prematuro, ma alcune riflessioni sorgono spontanee.
Dopo la decisione ufficiale sulla partenza si sono susseguite un sacco di emozioni diverse: prima di tutto pensi che te ne vai: sai cosa lasci ma non sai cosa trovi...
Poi tutti ti fanno i complimenti perché hai il coraggio di mollare tutto e partire. In realtà questo aiuta molto, non perché ti senti superiore, ma perché ti rendi conto che effettivamente non stai facendo una stupidata. Mi ritengo fortunato ad avere avuto il supporto e il sostegno di tutti quelli che conosco e che mi sono vicini.
Mi ha fatto anche piacere che qualcuno mi abbia detto che mi preferiva a casa o sul lavoro, sono espressioni di affetto e riconoscenza che ho gradito e apprezzato.
L'ultima settimana, da paura... La cosa che fa più impressione è quella di non prenotare un viaggio di ritorno, pur sapendo che puoi tornare quando vuoi e che dopo un paio di mesi farai un salto a casa, sai che è qualcosa di diverso che un viaggio di piacere o anche di lavoro ma di durata limitata.
Poi arrivi, ti devi ambientare, tutto sembra strano, c'è lo stupore per le varie novità, negozi diversi, cibi diversi, abitudini diverse, insomma tutto molto diverso.
Poi la vita comincia a diventare un po' più routinaria, come è giusto che sia, altrimenti è sempre vacanza :-) . Anche perché cominci ad impratichirti su diverse cose, negozi, tube, abitudini, banche etc. Diciamo che nel giro di un mesetto, uno straniero riesce a ritagliarsi il proprio piccolo spazio nella città, per poter sopravvivere. Diciamo che però è il minimo indispensabile... si narra di italiani che vivano a Londra all'interno della comunità italiana senza sapere una parola di Inglese, ma non è questo il mio scopo.
Poi tutto quello che viene dopo dipende da te stesso, nel senso che è vero, l'ambiente è nuovo, è Londra ed è una delle capitali del mondo, ma comunque ti devi dare un po' da fare per fare qualcosa, non è che le novità ti cadano addosso :-)
Sto cercando di darmi da fare per migliorare l'inglese e conoscere persone nuove, per cui quando qualcuno mi invita a fare qualcosa in genere lo accetto anche se non so cosa sia e chi ci sia, tanto rischio solo di parlare in inglese e conoscere una persona nuova :-) Poi l'idea che mi sono fatto è che tutti qua sono abituati all'andirivieni di gente, per cui sono anche molto disponibili e socievoli con le persone nuove.
Una sera sono andato con la Monica da una sua amica: c'era diversa gente, la maggior parte delle quali non si conoscevano, tutti però erano lì per assaggiare del vino :-) Ognuno portava una bottiglia del vino + strano o che non avesse mai provato. La serata è stata molto carina, alla fine ho scoperto che c'era un tipo che i padroni di casa avevano visto si e no una volta, e gli hanno detto vieni anche tu :-)
Questa è un po' l'idea che ho della gente di qua, non so se siano tutti così, ma per adesso l'impressione è quella.
Sarà per l'elevata quantità di alcool nel sangue? :-)
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3 commenti:
Mesiversario fa abbastanza schifo, intendo dal punto di vista della lingua!
E' vero che stai cercando di imparare un'altra lingua, ma non dimenticare la tua lingua madre (mi aspetto lacrime a seguito di questo commento :-) ).
Almeno questo post non avrà 0 commenti.
:-)
No, è che chi è qua da tanto fa un po' fatica a parlare in italiano, io sto provando il processo inverso: prima disimparo l'italiano, una volta libero da preconcetti imparo l'inglese...
dici che funzionerà?
mmm...la strategia sembra buona... :-)
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