sabato 24 novembre 2007

Ancora volpi...

Questa mattina presto, molto presto, mi sono svegliato verso le 3, perchè ho sentito dei rumori sospetti in strada.
Era un sacco delle immondizie e... si stava muovendo... :-)
Immaginavo che fosse una volpe o un cane e non volevo che mi lasciasse le immondizie davanti a casa, per cui ho sbirciato dalla finestra e ho visto il musetto rossiccio che frugava nel sacco...
Allora sono uscito con fare minaccioso, per quanto possibile, visto che erano le tre di notte...
Al che ho scoperto che la volpe erano 2 volpi e non erano per niente intimorite dal mio fare minaccioso...
Improvvisamente le volpi non erano più così belle come quella che avevo vista dormire nel giardino...
Ho provato a fare qualche verso ma niente da fare, ho pensato che non era il caso di mettersi a litigare con due volpi nel pieno della notte... e me ne sono tornato a letto :-)
Il risultato è stato che alla mattina avevo immondizie praticamente ovunque.

Questo è il motivo per cui in Italia esistono i cassonetti, non solo per incendiarli...
Qua invece non li vogliono usare, ci sarà un motivo, ma non lo capisco. Se sei fortunato puoi avere un bidone grosso e verde da riempire completamente, visto che passano una volta alla settimana.
E comunque chi li svuota non li mette mai a posto te lo lascia davanti alla porta, lo scambia col vicino oppure lo lascia messo a qualche maniera, sempre. Sarà la rabbia per il lavoro che fa? Non mi sembra peggio di fare il cameriere in un ristorante, ed è più facile ottenere il lavoro da cameriere. Non per questo il cameriere butta la roba in giro. Ah è vero... la mancia... è a questo che serve la mancia! Mentre a raccogliere spazzatura prendi lo stesso stipendio anche se lavori a qualche modo? Sarà questo?

Anche per quanto riguarda il riciclaggio, secondo me in Italia siamo più avanti. Sempre che poi non buttino tutto insieme, i cassonetti differenziati sono molto comodi. Qui ci sono dei sacchi trasparenti che raccolgono ogni 15 giorni con dentro tutto il riciclabile, che quindi poi va diviso prima della lavorazione. Ogni borough (ognuno dei grandi quartieri che compongono Londra) ha le sue regole, ad esempio in East Ham, non riciclano il vetro, che probabilmente è il materiale meglio riciclabile che esista, e ultimamente tutto il resto lo buttano insieme alle immondizie... quindi praticamente inutile... almeno c'è la sensibilizzazione.
Ma non dimentichiamo che Newham, il borough cui East Ham appartiene, è stato eletto il terzo peggior posto in cui vivere nel UK! :-D

lunedì 19 novembre 2007

Linux vs Windows

In effetti devo dire che dopo 3 settimane passate ad usare Windows, mi sono ricordato dei motivi per cui sul portatile uso Linux... Per non parlare di office, outlook e compagnia bella.

L'intento probabilmente è "buono", cioè quello di fare un sistema per l'utente per nulla esperto (noto anche con il nome di utonto), ma a volte è veramente snervante.
Qualcuno sa dirmi perchè Excel non possa aprire 2 file con lo stesso nome? Oppure perché se faccio copia e poi chiudo il file, mi svuota la clipboard e non posso più fare incolla? Perché outlook non mi fa fare un filtro che filtri il 'To' e anche il 'Cc'? Sono cose talmente semplici che mi chiedo se sono io che non le trovo. Perché se voglio chiudere un'applicazione dal TaskManager, mi dice di non farlo perchè Windows stesso potrebbe diventare instabile? Per non parlare dei riavvii quando installi o quando qualcosa non va ma non sai che cosa sia stato...
Insomma, mi ero abituato bene con la mia KUbuntu...

Comunque, mi pagano per tutto questo... quindi mi adatto volentieri!!!
Evviva winzoz!!!

DISCLAIMER: per par condicio ricordo anche l'utente malizioso (colui che intenzionalmente crea danni agli altri utenti e/o al sistema) e l'utente smaliziato (l'utente pratico e smanettone)

giovedì 15 novembre 2007

National Rail

Oggi ho sperimentato il caos delle ferrovie a causa di un guasto grave non so dove, tutti i treni del sud erano in ritardo. Ovviamente era un caos molto inglese: non ho visto un solo accenno di insofferenza... Devo ammettere che io un pochino lo ero, e ho anche tentato di inveire mentalmente contro le ferrovie, ma me ne sono subito vergognato e ho ritrattato immediatamente...

Praticamente tutti i treni erano in ritardo. Sono stato una mezz'oretta sui binari di East Croydon, una media stazione in una zona periferica di Londra dove scendo sempre per cambiare e prendere il treno divisibile. Il ritardo massimo che ho visto è stato di 40 minuti, anche se la situazione sembrava in peggioramento. I pannelli informativi ai binari, cambiavano treno ogni pochi minuti e non indicavano certo il treno fermo lì davanti. Ma c'erano gli annunci vocali a salvarci. Poi ad un certo punto i pannelli sono morti del tutto per cui c'erano solo i monitor riassuntivi e la voce che continuava a scusarsi per i ritardi. Poi i monitor riassuntivi erano talmente pieni di treni in ritardo che non c'era più posto per i treni in orario...
Ad un certo punto, stufo di aspettare ho preso il primo treno che mi portava verso Horsham, anche se avrei dovuto cambiare ancora prima. Il treno si è fermato prima del previsto, a Gatwick e lì dopo un quarto d'ora ho preso un treno per Horsham, sul quale ancora mi trovo... Speriamo di arrivare... :-)

In effetti oggi ho visto parecchi treni e alcuni non sono proprio così belli e tecnologici come quelli che avevo visto fino ad ora, dipende dalle compagnie forse, perchè la First Capital Connect ha tutti treni vecchiotti e molto "analogici".

Anche la Monica mi aveva parlato della sua esperienza pessima coi treni, alcuni dei quali hanno la porta che si apre solo da fuori, per cui devi infilare la mano dal finestrino e aprire...

Alla fine, nell'ordinato caos generale, sono arrivato con un'ora di ritardo. Direi non male, considerando che è stato il primo vero ritardo e che proprio oggi ho rinnovato il mio tesssssoro mensile...

martedì 13 novembre 2007

Brighton

Sabato sono stato a Brighton. È una città sul mare, molto attiva e vitale, è famosa per questo e molti la preferiscono a Londra. Ci sono molti studenti, anche stranieri, lì per l'Erasmus. E ci sono due università: University of Brighton and University of Sussex.

Io in realtà ho visto una piccola parte della città, ma ne ho sentito molto parlare. È nota per essere molto aperta e liberale. Londra non è certo chiusa, ma a Brighton, fra gay e persone che cambiano sesso, probabilmente si ha modo di imparare un nuovo tipo di rispetto della persona.

La prima impressione è quella della località turistica, ma non quelle che d'inverno diventano deserte - mai provato Limone del Garda? È spettrale.
Ci sono molti negozietti vicino alla spiaggia: souvenir, bar, c'è un grosso molo (Pier), che praticamente è un luna park: sala giochi, autopista e giochi vari. Poi ce ne è un altro, abbandonato. Sarebbe dovuto diventare come il primo, ma il primo ha protestato perchè non voleva concorrenza, per cui il secondo è diventato una specie di scultura caratteristica della città.
A pranzo abbiamo mangiato un boccone in una specie di pescheria, attaccata alla spiaggia. Facevano panini con sarde, granchio etc. Abbiamo preso anche un bicchiere di brodo di pesce, bello caldo, ottimo anche per il vento gelido dell'oceano.

Poi ci sono un fracco di negozi: una specie di mercato con tante viuzze e tanti negozietti, anche molto caratteristici. Abbigliamento, strumenti musicali, memorabilia (cinema, Elvis, etc..), un negozio con un sacco di specialità culinarie da tutto il mondo, e ovviamente anche italiane. E non dimentichiamo il negozio di scarpe vegetariane :-)

La sera abbiamo trovato un "mongolian barbecue", molto carino: praticamente al tavolo ti danno una coppetta, tu vai al tavolo del buffet e ci metti dentro gli ingredienti che vuoi: carne (maiale, pollo, vitello ...) pesce (gamberi, pesce affumicato, molluschi...) verdure varie, spezie, noodles etc... Poi vai alla piastra, consegni la tua coppettina e loro ti cuociono la roba. Ci sono parecchie ricette consigliate: indiano, cinese, pesce, maiale etc., ma ovviamente puoi andare di fantasia...

Ci sono anche un sacco di treni che vanno a Brighton, quindi penso che ne approfitterò, magari un giovedì sera, visto che i negozi sono aperti fino a tardi e che dal lavoro sono a metà strada.

giovedì 8 novembre 2007

Il mio tesssssssoro...

Da quando ho cominciato a lavorare ho fatto la conoscenza con la British Rail Service (la ferrovia). O per lo meno in maniera sistematica: avevo fatto un po' di colloqui fuori da Londra, ma adesso ci spendo quattro ore abbondanti al giorno.

Prima di tutto, lui... il mio abbonamento mensile: bello come il sole... In alto, in piccolo c'è scritto £302.60... cioè circa 450 euro o 900 mila delle vecchie lire. E no, non è il prezzo della carrozza, o nemmeno la multa per il suo danneggiamento, è proprio il costo dell'abbonamento!!! Io ero abituto al Piadena-Parma, qualche decina di euro. Il giorno dopo il salasso mi sono reso conto che è la cosa di maggior valore che possiedo al momento. Sono abbastanza sicuro che il mio portatile e la mia fotocamera valgano di meno.. forse anche insieme! :-)

Per fortuna che il servizio è molto buono. C'è un abisso rispetto ai treni Italiani: in effetti non so se sia meglio pagare tanto per un servizio che funziona molto bene o poco per un servizio così così...
Prima di tutto i treni sono moderni: pannelli con scritte scorrevoli che dicono destinazione, prossima stazione, le fermate successive a ciascuna fermata e altri avvertimenti vari. Le porte sono tutte azionate da un pulsante, sia per scendere che per muoversi fra le carrozze.
Il treno è confortevole, le poltroncine sono un po' più comode delle nostre anche se un po' più fitte. Poco rumore, condizionamento adeguato alla stagione e l'immancabile CCTV.
Non mi pare ci sia una divisione come in Italia: locali, regionali, intercity, eurocity etc. etc. Qui costano tutti tanto e basta :)
In realtà poi sulle tratte minori ci sono vecchi treni, anche se non come il Parma-Brescia, la littorina "a carbone" del dopo guerra.

I treni qua sono puntuali. Fa strano ma poi ti abitui alla svelta: 5 minuti sono sufficienti per cambiare e senza correre. In 3 settimane ho avuto solo un ritardo: un treno si è rotto prima di una stazione, impedendo a tutti gli altri treni di passare. Per il resto sono stati regolari, a tal punto che negli 8 minuti che ho per cambiare, faccio in tempo a stufarmi.

La mattina prendo un treno spettacolare: 12 carrozze, qualche stazione dopo quella dove scendo, il treno si divide: le 4 carrozze davanti vanno da una parte e le 8 dietro da un'altra... che strano...
Quando sali quindi devi stare attento a dove ti siedi. Almeno ripetono in continuazione di stare attenti. Mi immagino da noi una cosa del genere paralizzerebbe una regione... O forse è solo questione di abitudine.
Prima o poi arriverò tardi al lavoro per poter vedere il treno che si divide al volo :)
Un'altra cosa che voglio provare è il treno con la WIFI. Non appena cambio telefono lo provo.

Parlando con una signora che lavora per le ferrovie ho capito come sono organizzate: la National Rail possiede e cura l'infrastruttura (stazioni, ferrovie, etc) mentre i treni appartengono (un leasing in realtà) a compagnie private che pagano per avere accesso alla stazione, un po' come gli aeroporti. A questo punto mi chiedo se ci sarà una Ryan Air delle ferrovie con seggiolini piccoli e stretti e 5kg di bagaglio.

martedì 6 novembre 2007

Cercare lavoro a Londra

In questi ultimi mesi ho dedicato un sacco e una sporta di tempo alla ricerca del lavoro: un sacco di gente mi diceva che cercare lavoro è un lavoro a tempo pieno: adesso ci credo anch'io. La situazione, nel settore informatico (IT - Information Technology) a Londra, è abbastanza frenetica: il settore tira molto e quindi c'è molta offerta: la conseguenza principale è che c'è una concorrenza esagerata.

Prima di tutto ci vuole un CV. Non uno qualsiasi, perchè deve saltare agli occhi di chi fa la selezione ai vari livelli e la prima selezione la fanno i recruiter, che ovviamente non capiscono moltissimo di quello che leggono. Tante volte pare che usino dei software per la ricerca di parole chiave: quindi il CV deve essere costruito in modo tale da contenere molte parole interessanti: Design Pattern. SQL, MDA, STL, MVC, multithread e così via.
E poi, ti devi vendere bene, per cui devi fare autoanalisi, scoprire le tue qualità ed infine esporle. Anche questo non è fra le cose più semplici da fare, ma una volta fatto è molto utile. In effetti mi ci sono voluti un paio di mesi per avere un CV degno di tale nome.
In teoria poi l'ideale sarebbe personalizzarlo per ciascuna richiesta... Almeno due o tre però bisogna averli, evidenziando di volta in volta cose diverse, in modo da avere diversi profili a seconda del ruolo richiesto.

Una volta che riesci ad avere un buon curriculum, è la fine, cioè è l'inizio: i recruiter cominciano a chiamarti (a volte anche la sera tardi), anche una decina al giorno, dopo aver aggiornato il cv sugli appositi siti. A tutti devi raccontare la stessa storia: dove cerchi, quanto vuoi, perchè vuoi cambiare, quali sono le tue migliori capacità tecniche, se hai una moglie e una patente...
Sono tutti molto gentili, alcuni sono anche simpatici, ma la maggior parte ti considera solo se ha bisogno di te: dal momento in cui l'azienda dice no, non ti fanno neanche sapere che ha detto no. Il criterio è che se dopo un paio di giorni non senti niente vuol dire che non sono interessati.
Solo un paio hanno voluto scambiare due parole di persona.
Qualcuno però mi chiedeva anche come si pronuncia il mio nome: chi Ghido, chi Gaido (come mi dice l'Isa).

Se l'azienda è interessata, potrebbe farti fare un test in qualche linguaggio, oppure uno screening telefonico.
Se poi ti fissano un colloquio, devi prepararlo: vuol dire che devi raccogliere quante più informazioni possibile sull'azienda. Il loro sito lo dovresti studiare bene, in modo da esprimere un parere / impressione sui loro prodotti. Potendo dovresti raccogliere qualsiasi altra info: cercare su google notizie varie.
La parte più importante è sapere rispondere ad alcune domande (pesissime) che dimostrino quanto hai le idee chiare:
Perché dovrei assumere te e non gli altri 5 candidati?
Perché vuoi lavorare qua?
Quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze?
Dove ti vedi in 5-10 anni?
Qual'è la situazione più difficile che tu abbai affrontato e come l'hai risolta?
Parlaci di un progetto che ha avuto successo al quale hai partecipato, perché è stato così importante per l'azienda e quale è stato il tuo contributo?
etc. etc.

Tutte queste risposte vanno accuratamente preparate: non puoi raccontarla perchè devi dimostrare le tue capacità, ma devi avere bene in testa cosa dire.
Altre risposte vanno preparate in funzione della specifica azienda: bisogna mettere in relazione le proprie capacità/conoscenze con le richieste/esigenze dell'azienda.

Al colloquio poi ti devi mostrare entusiasta, dire che ti piace il lavoro e perchè: se riesci a dimostrarlo vuol dire che ti piace veramente ed è importantissimo. Chi ti fa il colloquio vuole vedere che tu ti integri alla perfezione nella sua azienda. E al contempo anche tu devi vedere che il posto ti piaccia veramente e ti soddisfi.

È stata un'esperienza lunga, ma è stata anche istruttiva.

sabato 3 novembre 2007

La UC sta per cominciare...

Tutte le info su

http://www.grandchallenge.org/darpauc07/watchtherace/

la telecronaca in PM-diretta:

http://attila.ce.unipr.it:8800

giovedì 1 novembre 2007

Terramax qualificato!

Dal blog terramax:

"Grandi notizie! Ci siamo qualificati per la gara! Momenti di tensione nella squadra: all'annuncio dei finalisti, ci dicono che solo 11 squadre sono arrivate alla finale, contro le 20 previste. Ma, alla fine, la gioia esplode: TerraMax è tra i finalisti, e partecipa alla Urban Challenge 2007. E' stato considerato il veicolo più sicuro tra quelli qualificati."



In ordine dall'alto e da sinistra: Alberto (il boss), Pierpa, Ghido, Gatto, PaoloG, Caffo e Vale.